La scelta dello scaldabagno è essenziale, sia per il confort che per le spese derivanti dal riscaldamento dell'acqua.
Apprestandoci a fare un investimento così importante dobbiamo ovviamente considerare entrambi gli aspetti, pensando a quanti siano i litri medi giornalieri di acqua calda necessari per la famiglia e calcolando il costo per scaldare l'acqua al fine di valutare il costo dello scaldabagno nel lungo periodo.
Lo scaldabagno elettrico ha tra i propri punti di forza il costo iniziale che può essere molto ridotto, ma al contempo bisogna pensare alla bolletta dell'energia elettrica che rischia di lievitare qualora lo si tenga acceso per molte ore al giorno.
Lo scaldabagno a gas ha costi di mantenimento sensibilmente inferiori del precedente, tuttavia richiede solitamente un investimento iniziale più sostanzioso.
Queste sono le principali differenze tra i due tipi di scaldabagno maggiormente diffusi che però non sono i soli.
Vi è, infatti, un crescente interesse nei confronti degli scaldabagni che sfruttano energie alternative e pulite, come quella del sole, oppure che riscoprono forme energetiche antiche, pensiamo agli scaldabagni alimentati a legna o a pellets.
In ogni caso ribadiamo che la scelta dello scaldabagno deve essere ponderata in base alle reali esigenze degli utilizzatori.
Soltanto calcolando quanti siano i litri d'acqua calda necessari è possibile comprare uno scaldabagno della capienza opportuna e magari studiare le strategie migliori per massimizzarne l'efficienza.
In questo senso l'installazione di un timer che accenda e spenga l'elettrodomestico in base alle impostazioni programmate prima d'uscire di casa si rivela una delle scelta più intelligenti per risparmiare senza dover in alcun modo rinunciare alla qualità della vita.